Grafica e Stampa d'Autore
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29790 San Lifardo
THOMAS de LEU [Leeuw or Le Leup or Deleu] (1560–1612) - "Mittebat socius certos LIPHARDUS in usus..." Santo Lifardo eremita. -
29754 Sant’Efesto Eremita
THOMAS de LEU [Leeuw or Le Leup or Deleu] (1560–1612) - "Melana in tecto quod EPHAESTIO pauper habibat..." -
29852 Sant’Eligio
THOMAS de LEU [Leeuw or Le Leup or Deleu] (1560–1612) - "Maluit ELOGIUS desertas quaerere fedes..." Forse Sant'Eligio Vescovo e protettore degli orafi? -
29895 San Caritone Eremita
THOMAS de LEU [Leeuw or Le Leup or Deleu] (1560–1612) - "Iconius CHARITON vinciis & carcere missus..." Si narra che, tornando da un pellegrinaggio a Gerusalemme Caritone fosse stato assalito da una banda di briganti che lo imprigionarono e lo portarono nel loro covo. Mentre si trovava lì immobilizzato, il santo vide un serpente attorcigliarsi sopra un recipiente e bere il vino che lì era contenuto. I briganti assumendo la bevanda morirono avvelenati, permettendo così al santo di riacquistare la libertà. -
29663 San Guglielmo di Malavalle
THOMAS de LEU [Leeuw or Le Leup or Deleu] (1560–1612) - "Hic GULIELMUS erat dux et crucis impius ..." noto anche come Guglielmo di Aquitania e San Guglielmo il Grande (Francia, ... – Castiglione della Pescaia), fu un eremita e contemplativo. Morì a Malavalle -
29875 Sant’Amate
THOMAS de LEU [Leeuw or Le Leup or Deleu] (1560–1612) - "Harpagat infernus Cererem tibi coruus AMATE.." -
29658 Sant’Egidio
THOMAS de LEU [Leeuw or Le Leup or Deleu] (1560–1612) - "EGIDIUM regis sobolem tegit umbra cavernae..." bellissima immagine di sant'Egidio con la cerva ai suoi piedi e il paesaggio circostante. -
29659 Beato Ivano Eremita
THOMAS de LEU [Leeuw or Le Leup or Deleu] (1560–1612) - "Editus hic atavis est Dalmata Regibus IVAN..." Beato IVANO, eremita in Boemia. -
29646 Beato Giovanni Bono – Mantova – Cesena
THOMAS de LEU [Leeuw or Le Leup or Deleu] (1560–1612) - "Duxit IOANNES rigidam fine ...." Beato Giovanni Bono, (Mantova, 1168- 1249) praticò vita contemplativa e di preghiera ritirandosi a Cesena, in quella che adesso è la frazione di Rio Eremo, che dalla sua dimora prese il nome, presso la valletta laterale del "Butriolo" . Secondo la ricostruzione storica più attendibile, il mantovano Giovanni Bono giunse a Cesena intorno al 1210 e scelse come suo luogo di ritiro, la valle del "Butriolo", situata vicino Cesena, ma disabitata e ricoperta di fitta vegetazione. Dopo alcuni anni passati in solitudine all'interno di grotte scavate nel tufo, l'eremita fu raggiunto da altri discepoli, i quali diedero inizio alla costruzione dell'eremo e formarono il primo nucleo dell'ordine degli Eremitami di San Giovanni Bono, riconosciuto poi da Papa Innocenzo IV nel 1246.